Colonscopia

La colonscopia è un esame diagnostico che consente di visualizzare il colon ed è mirato a esplorare le sue pareti interne per scoprire eventuali lesioni, ulcerazioni, occlusioni e masse tumorali.

Come avviene?

Si effettua mediante introduzione, attraverso l’ano, di una sonda flessibile (colonscopio) del diametro di circa 1 cm, fornita di una telecamera alla punta.
Durante l’esame viene immessa dell’aria per distendere le pareti del colon e facilitare la visualizzazione delle pareti intestinali: ciò potrà creare al paziente qualche fastidio (sensazione di dover evacuare, pancia gonfia, dolore nel caso in cui lo stesso paziente abbia un intestino molto lungo o aderenze insorte dopo interventi chirurgici).
Questi disturbi, con la prosecuzione dell'esame, si attenuano progressivamente; il medico e l'infermiere saranno costantemente a disposizione del paziente per ridurre il fastidio. L’esame sarà finito quando lo strumento sarà tolto ed avrà una durata media di circa 20 minuti.
Durante l’esame possono essere effettuate biopsie, cioè prelievi di mucosa: la procedura è indolore.
Al termine dell’esame, il paziente dovrà trattenersi in ambulatorio per mezz’ora, non potrà guidare né dedicarsi a lavori che richiedano attenzione per almeno 24 ore.
Il referto dell’endoscopia sarà consegnato immediatamente al paziente.
Per l’esito di eventuali biopsie occorreranno almeno 10 giorni.

Occorre prepararsi?

Per una buona riuscita dell’esame, è fondamentale avere l’intestino pulito per cui si consiglia di seguire e completare scrupolosamente la preparazione.

È doloroso o pericoloso?

La colonscopia è solitamente poco dolorosa. Per rendere l'indagine endoscopica meno fastidiosa, al paziente viene somministrato un farmaco a lieve azione sedativa e rilassante (Valium fi) in vena.

Complicanze

La colonscopia è oggi un esame discretamente sicuro, può essere tuttavia gravato da alcune complicanze, che talvolta possono richiedere un intervento chirurgico. Le casistiche più recenti hanno riportato le seguenti complicanze: perforazione (1/1000), sanguinamento (3/1000). Sono state osservate anche complicanze non direttamente correlate all’endoscopia, tra cui quelle cardiorespiratorie e quelle legate alla sedazione (allergie).

Medici

Personale medico: Dott.ssa Cinzia Cittarella, Dott. Mario Vincenzo Sotgiu, Dott. Enrico Zedda